SELECTED, (Villa Serena, Novembre 2002): |
|
|
Che cosa ci fa un corrimano apparentemente da interni lungo la rampa di discesa di un garage? La prima cosa che ho pensato è stata: bella l’idea di ribaltare l’interno all’esterno, sovvertendo una delle tante regole del nostro vivere quotidiano; questo, del resto, seguirebbe la tipologia di lavoro tipica di Dragoni e Russo, fatta d’interventi leggeri e ironici di straniamento che riproducono situazioni o cose spesso al limite del non-sense. Ma mi sbagliavo: in quest'ultimo lavoro non c’è nessun processo di correzione e alterazione della realtà da parte degli artisti; l’anomalia, l’apparente incongruità dell’elemento d’arredo con il contesto, non è frutto di una delle loro abili messe in scena, ma esiste veramente. Lo spostamento dal piano del reale ad uno quasi surreale (o irreale?) si compie solo attraverso la trasposizione fotografica che, fissando in un’immagine elementi incongrui tra loro, ci proietta in una dimensione enigmatica e quasi misteriosa. Da dove proviene e che cosa è quel riflesso che appare lungo la rampa di discesa? Forse è la traccia di qualcuno che è passato, rimasta in modo indelebile a ricordare una presenza momentanea, o forse è solo un effetto di rifrazione di luce. Non è importante capire e sapere esattamente, l’importante è rendersi conto di come uno sguardo, anche fotografico, riesca a far slittare le relazioni tra noi e le cose che ci circondano fuori degli schemi consolidati del pensare e del vivere quotidiano.
Silvia Grandi
|