PER VIA DI LEVARE , (catalogo on-line della mostra a Casabianca, 26 settembre 2010): |
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Per via di levare: sinonimi: togliere, spostare, alzare, ma potremmo dire anche sol-levare. Dragoni Russo che lavorano in coppia da anni, hanno posto semplicemente due crick sospesi-tesi sulla trave del soffitto di un edificio che ha i connotati di una casa. L’intervento è anonimo, di fatto non sostiene nulla, visto che il tetto non sta per cadere. Le presenze, simmetriche, speculari, sostengono solo il proprio esserci, in una posizione non proprio comoda, ma tesa al limite, ad ampliare il movimento fermo. Si tratta di due oggetti immobili, così uniti da sembrare un solo oggetto, non fermo, ma in tensione, come sempre quando un crick tende qualcosa e lo allunga, lo amplifica per permetterci di fare altro. Se io mi tendo ti permetto di esserci, ti consento di … cosa che non sarebbe possibile se la mia presenza fosse troppo lontana o troppo distante. C’è una tensione nell’esserci che denota la sospensione di altro. Così i due coniugi che lavorano in coppia ormai dal 1995, sanno che per poterlo fare occorre essere coesi ma anche distanti quanto basta. Porre la propria presenza nel punto giusto, di movimento inavvertibile, impensabile perché invisibile. Io penso, sono e agisco solo nel momento in cui posso farlo, se mi sostengono mi riesce meno difficile. Se posso osservare la mia presenza riflessa lo diviene ancor meno. Ma si tratta di presenze fisiche invisibili, anime suggerite da due oggetti speculari. Come ha osservato Hillman: “La compresenza di visibile e invisibile è ciò che alimenta la vita. Noi arriviamo a riconoscere la straordinaria importanza dell’invisibile soltanto quando ci lascia soli, quando ci volge le spalle e scompare … il grandioso compito di una cultura che voglia alimentare la vita consiste dunque nel mantenere gli invisibili attaccati a sé …” (James Hillman, Il codice dell’anima, p 146).
Loretta Zaganelli
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