CONDIVISIONE A CASABIANCA , (Casabianca, gennaio 2011): |
|
|
I complessi meccanismi che stabiliscono i non sempre facili equilibri di una coppia sono gli stessi che contemplano la ricerca perseguita ormai da anni da Dragoni Russo. Le regole del gioco a volte drammatico, altre volte spasmodico in certi aspetti, riferiscono la complessità della vita stessa, in quanto condivisione e molteplicità di punti di vista. Partecipare al gioco è semplice e non occorre essere in coppia. Il motto cézaniano del vedere lo spazio attraverso il cilindro il cono la sfera sembra quantomai confermato nelle loro opere. Uno spazio che oltre a essere fisico è tanto più mentale. E che non risiede all'interno della coppia, ma palesemente nello spazio aperto al pubblico, emergendo in modo evidente e quasi prepotente. Il calore, sapore intimo, casalingo, affettuoso, brucia, ma allo stesso tempo mantiene il fermento e la forza delle relazioni complesse; l'energia che tuttavia nella sua carenza nel mondo contemporaneo, nella crisi che anno dopo anno scaturisce a livello planetario, riesce a ritrovare un equilibrio formale proprio nel momento in cui il tutto sembra perduto. Questa energia, vitale più che sostanziale, fa emergere in quest'opera una forza manifesta che lo spettatore, coinvolto, deve cogliere, senza indugio e che coglierà, forse anche in piena inconsapevolezza.
Adriana Torregrossa
Il Cairo, 19 gennaio 2011
|